Come scegliamo le aziende: il disciplinare


Il Disciplinare di Cibi Sani e Genuini

Il progetto Più che Bio - CSG è stato fondato dall'associazione non profit Cibi Sani e Genuini e dalla Spesa della Nonna srls, con l'obiettivo di aiutare e valorizzare i produttori virtuosi - agricoltori, allevatori, piccole aziende agricole gestite a livello familiare, aziende attente alla salute degli animali e all’impatto sociale delle proprie produzioni - che mantenendo modelli produttivi sostenibili e a tutela della biodiversità, sono la chiave per garantire la sicurezza di un'alimentazione sana e lontana dalle logiche di mercato, in cui ormai prevale di più l'aspetto economico invece della nutrizione e della salute umana.

Per raggiungere tale obiettivo è stata realizzata la piattaforma e-commerce con indole non profit www.cibisaniegenuini.com ed è stato aperto il primo negozio a Roma in via Catania 39 (zona piazzale delle Provincie - Piazza Bologna)
La scelta dei prodotti avviene attraverso un rigido disciplinare attraverso il quale si verificano i criteri che puntano ad individuare solo alimenti naturali e genuini, realizzati con tecniche artigianali, senza utilizzo di pesticidi, additivi chimici e altri "ingredienti" raffinati industrialmente.

In particolare vengono prese in considerazione le aziende agricole:

- che hanno ottenuto la certificazione biologica e/o biodinamica o che, pur avendo scelto di non certificarsi, non utilizzano pesticidi, diserbanti e fertilizzanti chimici.

- che praticano la rotazione delle colture o altre tecniche colturali atte a migliorare la qualità organica del terreno.

- attente alla filiera, ovvero che producano direttamente o che conoscano esattamente la provenienza di tutte le materie prime utilizzate nella produzione

- che producono cereali con grani “antichi”

- che producono legumi, ortaggi e frutta valorizzando le varietà autoctone

- che producono vini naturali autoctoni, senza solfiti aggiunti

- che allevano animali liberi al pascolo (allevamenti allo stato brado e semi brado) nutriti con cibo naturale e nel pieno rispetto della loro salute 

Più in specifico:

- Pasticceria secca da forno (biscotti, costate, taralli ... )
La farina è l'ingrediente principale per questo tipo di alimenti, e per questo motivo vengono prese in considerazione aziende che producono e utilizzano grano italiano certificato da cui ricavano la farina per i propri prodotti. Inoltre deve essere garantita la qualità delle materie prime, ad esempio le uova devono provenire da allevamenti di galline aventi le caratteristiche previste da questo disciplinare.

 

- Prodotti lattiero-caseari (Formaggi, ricotta, mozzarella ...)
L'ingrediente principale è il latte. I produttori virtuosi allevano il bestiame da cui ricavano il latte per produrre i formaggi e latticini in generale. In questo modo possono loro stessi garantire l'alimentazione prevalentemente a erba e la vita all'aperto per l'animale. Questo tipo di produzioni hanno una resa di latte molto inferiore rispetto agli allevamenti industriali, in favore di una altissima qualità del prodotto finale.

 

- Carni fresche e insaccate
Per le carni fresche di bovino si considerano quelle provenienti da agricoltura biologica, con tipo di allevamento allo stato brado o semi brado, libero al pascolo, e con alimentazione naturale (es. 80% di erba, 20% di minerali, soia e mais coltivati ​​dalla stessa azienda).

Per la carne di Suino in particolare gli allevamenti allo stato brado o semi brado con alimentazione naturale (es. Ghiande) e con integrazione di sali minerali. In specifico per i Salumi (insaccati), partendo da suino allo stato semi brado, si prendono in considerazione solo produzioni artigianali senza l'utilizzo di conservanti aggiunti.
La carne può essere conservata grazie al sale e alla sapiente miscela di spezie naturali.

 

- Per Ortaggi (frutta e verdura) si individuano in primo luogo quelli provenienti da agricolture con certificazione biodinamica, biomagnetica e biologica e in tutti i casi che non utilizzino prodotti fitosanitari che influenzano i processi vitali della pianta (es. Crescita). Si prendo in considerazione in particolare aziende artigianali per la tradizione e genuinità delle loro produzioni.

 

- Confetture e marmellata
Vengono prese in considerazione solo confetture e marmellata senza additivi (gelificanti, pectine, ecc.) e zuccheri aggiunti (sciroppo di glucosio, destrosio, edulcoranti, ecc.). La produzione con tecniche tradizionali deve prevedere per le confetture l'utilizzo di un quantitativo di frutta superiore a 100 mg per 100 mg di prodotto. 

 

- Crema spalmabile al cioccolato, la nocciola, la pistacchio
Devono essere realizzate con olio extravergine di oliva (non grassi e oli vegetali lavorati industrialmente). La quantità di nocciole o pistacchio deve essere almeno del 50% sul totale; nelle creme di cioccolato non devono essere presenti fra gli ingredienti, neanche addensanti chimici.

 

- Pollo, uova, gallina
Vengono presi in esame solo allevamenti non intensivi, all'aperto - non in gabbia - liberi di muoversi. L'alimentazione deve essere naturale, ovvero non devono essere utilizzati mangimi animali, ogm o trattati con sostanze chimiche nocive come previsto dalle normative di legge. Non sono considerati gli allevamenti che fanno uso di antibiotici e ormoni per velocizzare e aumentare il peso dell'animale. In particolare i produttori di pollo devono aver acquistato il pulcino a 2 o massimo 10 giorni dalla nascita, in questo modo potranno garantire la sana alimentazione dell'animale e l'allevamento all'aperto.
La macellazione non deve avvenire prima dei 4 mesi di vita dell'animale, garantendo in questo modo una crescita lenta e il rispetto del ciclo di vita dell'animale stesso.

 

- Vini e spumanti
Si prendono in considerazione solo vitigni autoctoni e non intensivi, biologici e con produzione artigianale non di tipo industriale, con uve raccolte a mano e con certificazione d'origine del territorio. Le aziende devono utilizzare un bassissimo contenuti di solfiti in ragione dell'0.9% rispetto a quelli previsti dalle norme di legge in materia. La mancanza totale di solfiti è un criterio preferenziale.

 

- Birre artigianali
Per definire “di qualità” una birra artigianale è importante considerare alcuni fattori: - non deve avere conservanti; - le materie prime devono essere di ottima qualità ed al 100% biologiche; - non deve essere pastorizzata; - normalmente non dovrebbe essere filtrata; - deve essere prodotta in quantità limitata.
Naturalmente, ad oggi, non esiste una regolamentazione chiara o un disciplinare da seguire, come avviene invece per altri prodotti come il vino il prosecco, quindi ogni Mastro birraio utilizza gli ingredienti che gli vengono offerti dalla propria terra, che sono, poi, quelli che caratterizzeranno il prodotto e daranno valore aggiunto alla birra, a cominciare dalla qualità dell’acqua. Per essere presenti sulla nostra piattaforma tutti gli ingredienti utilizzati per la produzione devono essere tracciabili in modo da avere la garanzia che i malti e gli orzi utilizzati non provengano da produzioni di tipo industriale.